Il Supporto psicologico dell’Altra Metà della Divisa – di Rachele Magro
Quando è nato il progetto del Supporto Psicologico alle famiglie militari con l’Altra Metà della Divisa, eravamo piene di entusiasmo, ma non abbiamo creduto che sarebbe stata una strada in discesa. Ad oggi infatti, guardandoci indietro e facendo un bilancio tra quanto speso e quanto guadagnato soprattutto in termini di fatica ed energie, siamo decisamente in perdita. Eppure siamo ancora qua, a combattere mille battaglie nascoste, spesso al fianco di famiglie che preferiscono vivere i loro disagi in completo anonimato. Spesso ci siamo chieste quanto questa riservatezza servisse ai fini del progetto e del lavoro sul campo, consapevoli che il silenzio ci avrebbe portato solo ulteriori difficoltà, per noi è sempre stato più importante mettere al centro la persona e la sua famiglia. Al di là del grado, dell’Istituzione, dei sistemi politici, dei meccanismi di favoritismo, dell’impatto mediatico. Al di là di tutto.
La credibilità ce la siamo costruite silenziosamente e dietro le quinte. Le persone che si rivolgono allo sportello lo hanno conosciuto attraverso il web, ma ancor più attraverso il passaparola. Pochissimi Comandanti ci hanno aperto le porte dei loro Reggimenti, a quei pochi che si possono contare sulle dita delle mani, non possiamo che rivolgere un caloroso grazie per il loro coraggio, per l’attenzione alle famiglie, per la comprensione che hanno avuto per gli uomini e le donne che stanno dietro quella divisa. L’augurio è che altri e sempre più numerosi Comandanti siano illuminati dalla stessa consapevolezza.
L’Altra Metà della Divisa si è sempre proposta come soggetto attivo sul piano nazionale, in una politica volta a promuovere azioni di volontariato e di supporto alle Famiglie Militari, in materia di ascolto e di prevenzione del disagio. Non ci siamo mai tirate indietro quando […]