“E’ buffo pensare a quando gli dicevo : “Durante la gravidanza faremo questo,faremo quello…” Eh si, è proprio strano pensarci oggi che comincia l’ottavo mese e lui è a 8000 km di distanza.
Quasi 9 anni fa comincia la nostra avventura, un amore fatto di soli weekend, di lunghe settimane lontani. Un amore vissuto una volta al mese, ogni 15 giorni quando andava bene.
Le prove da affrontare sono state tante… qualche battaglia l’abbiamo vinta, quanche altra no, ma le abbiamo tutte superate insieme, perchè proprio quell’INSIEME era la nostra forza.
Lo scorso anno decidiamo di dare una svolta, decidiamo di cominciare a posare la prima pietra per costruire un futuro, il NOSTRO futuro, e cosi decidiamo di sposarci e prendere casa insieme; pur sapendo che questo non accorcerà le lunghe attese, ma magari ne abbellirà il cammino.
Cosi il 24 aprile ci sposiamo.
Ma la vita a volte è strana, in alcuni momenti sembra toglierti tutto, ma poi sa regalarti all’improvviso un mondo di gioia inaspettata. Cosi qualche giorno prima scopro che non sarò da sola a camminare verso Lui con gli occhi carichi d’emozione, ma che dentro di me c’è un piccolo cuoricino che batte impetuoso.
La sorpresa è grande, la famiglia che stiamo ora formando cresce già a un ritmo che corre piu veloce di noi, il ritmo di quel battito che ascoltiamo, forte e sicuro, insieme, mano nella mano per la prima volta.
Da questo sogno cosi perfetto non tardiamo però a svegliarci e ci rendiamo conto che la realtà è ben diversa da quanto abbiamo sempre desiderato; ci tocca fare i conti ancora una volta con la distanza, le licenze mancate e i troppi chilometri.
Cosi arriva la prima ecografia mancata, la prima visita saltata, il dover affrontare da sola le mille complicazioni di questa gravidanza.
L’ombra della partenza per l’estero aleggiava già da un po, ma la speranza che almeno stavolta passasse oltre non mi ha abbandonata fino all’ultimo, anche quando lo vedevo preparare i bauli, fin lì ho sperato, inutilmente.
E così è arrivato anche il momento di salutarci, di affrontare questa ulteriore sfida.
Ma noi siamo forti, ce lo ripetiamo sempre, sapremo affrontare anche questa, sapremo rispondere alle mille domande che tutti ci faranno, sapremo giustificare le assenze, e sapremo anche darci a vicenda la forza di fronte a quel bisogno di presenza e calore che talvolta si trasforma in pura necessità quando la sala d’ attesa del dottore è piena di papà che con fare protettivo accarezzano quei pancioni, o quando l’ennesimo specialista ti rimanda ad un successivo controllo, ma non pronuncia mai quelle parole rassicuranti che vorresti tanto sentirti dire.
Noi, insieme, sapremo affrontare tutto ciò che Dio ha in serbo per noi.
Insieme sapremo accorciare, a piccoli passi, quelle distanze, perchè INSIEME per noi sarà….anzi, è gia la nostra VITTORIA.”
Ringraziamo di cuore Giovanna per aver condiviso con noi la sua storia piena di tenerezza ed amore e vi invitiamo a raccontarci la vostra scrivendoci a info@www.laltrametadelladivisa.it . Saremo felici di pubblicarla sul nostro sito perchè anche le altre mamme possano leggerle e sentirsi meno sole ad affrontare questa emozionante, ma difficile esperienza!
Anche per noi è successo, un anno in medio oriente mentale ero in attesa. Tutto da sola, visite, eco…terremoto dell’emilia che mi ha scombussolata. Ma tutto è andato per il verso giusto e anche per noi una creatura bellissima, Anna Vittoria.
Marika buongiorno, certamente deve essere stata un’esperienza molto dura sia per te che per il tuo soldato, in un momento così delicato come quello dell’attesa di un bambino. Se vuoi raccontarci la tua storia per poterla poi condividere sul nostro sito siamo a tua disposizione: sarà utile a tante altre mamme e future mamme che stanno affrontando la vostra stessa esperienza e che potranno certamente trovare conforto e forza e sentorsi meno sole leggendo la vostra storia. Un abbraccio. Deborah