di Jason N. Linder, LMFT, EMDR-Certified
La parola trauma deriva dalla parola latina che significa “ferita”. In medicina, i professionisti usano la parola “trauma” per riferirsi a un danno subito da una parte del corpo. D’altra parte, il trauma psicologico, così vagamente definito, si riferisce a un altro tipo di ferita: qualsiasi evento passato che aggrava e compromette in modo rilevante il presente, verificatosi da almeno un mese. I postumi di un’esperienza traumatica tendono a dominare la vita della maggior parte delle persone che provano ad affrontare un PTSD diagnosticato. La mancanza di connessione, intrusioni, evitamento, difficoltà di concentrazione, sonno irregolare e iper-vigilanza possono diventare così sconvolgenti da creare gravi disabilità sociali, emotive e professionali per la maggior parte dei malati. (Herman, 2015) Molti pensano erroneamente che la gravità del trauma psicologico riguardi ciò che è accaduto alla persona, quando in realtà riguarda maggiormente come la mente e il corpo registrano ciò che è accaduto. Non deve essere grave come uno stupro: in alcuni casi potrebbe anche essere il modo in cui un allenatore ti ha lanciato un’occhiataccia fulminandoti dopo che hai commesso un errore in partita, se ad esempio tu fossi un atleta. Alcuni infortuni sono più gravi di altri. Può sembrare più facile gestire e trattare ferite o disturbi fisici, in particolare quelli visibili come un graffio, un dito rotto, una tosse o un naso che cola. La somiglianza tra i due tipi di ferite, in questo caso, è più sfumata. Proprio come nelle piccole ferite fisiche, alcuni traumi o ferite psicologiche, potrebbero semplicemente aver bisogno di un po’ ‘di spazio, tempo e di ricevere amorevole cura da parte un altro essere umano, come un partner, un genitore, un collega o un amico, per poter guarire. Altre ferite psicologiche, invece, possono richiedere un intervento professionale. Purtroppo, nel nostro mondo c’è un preconcetto deleterio che definisce il trauma fisico è più legittimo e giustificato del trauma psicologico. Non è sempre così, anzi spesso non lo è affatto . Essendo percepiti dai nostri cinque sensi, le ferite fisiche hanno maggiori probabilità di essere comprese e approvate dagli altri come dolorose, secondo la specialista del trauma, Jaime Marich. Nel suo TED talk nel 2015, ha centrato il concetto in pieno. Sfortunatamente, quando una ferita psicologica viene continuamente smentita da altri, può inavvertitamente aumentare il dolore, un po’ come mettere del sale sulla ferita o altra legna sul fuoco. Ci è stato detto, “lascialo nel passato” o “vai oltre” quando soffriamo a causa di qualcosa che ci è successo e che ci sta ancora influenzando in modo significativo.
Questi luoghi comuni, sebbene animati da buone intenzioni, non aiutano mai
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Il sopravvissuto al trauma di solito sta già soffrendo abbastanza, e questo può peggiorare la sua sofferenza facendolo sentire in colpa per aver sofferto in primo luogo. Cosi come non riesci, usando la tua forza, a combattere un vortice nell’oceano, la sola forza di volontà è inutile contro il trauma psicologico. Chiamare “debole” una persona che non può correre perché ha una gamba rotta aggrava il trauma già esistente e aggiunge al danno l’offesa. Quindi, i malati non soffrono perché sono deboli, ma perché sono feriti. L’intervento o la psicoterapia con un professionista qualificato sarebbe come ingessare un osso rotto per saldare bene la lesione in modo che possa guarire correttamente. Sfortunatamente, gran parte dei profani non la vede così o non capisce come o perché il trauma psicologico possa avere un impatto negativo duraturo su qualcuno. Il trattamento del trauma è cominciato meno di 40 anni fa. In effetti, non è stato ufficialmente riconosciuto come una difficoltà emotiva importante fino al 1980. Fortunatamente, la guarigione è molto possibile, non richiede molto tempo (molte terapie del trauma come la terapia EMDR (in cui sono specializzato) sono a breve termine e altamente efficaci), e non vuol dire che ciò che ha fatto il responsabile era buono. Ora che lo sai, c’è una piccola cosa che puoi fare per ridurre la sofferenza nel mondo: ti consiglierei di non banalizzare il trauma psicologico degli altri; sii curioso, di supporto, pronto a dare conferma e comprendere quando qualcuno rischia raccontandoti di un evento passato doloroso.
edito in : https://www-psychologytoday-com.cdn.ampproject.org/c/s/www.psychologytoday.com/ca/blog/mindfulness-insights/202003/what-most-people-dont-understand-about-psychological-trauma?amp
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